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Asscor Ravenna: fatturato a 22 milioni e andamento in ripresa dopo il lockdown

La cooperativa ringrazia i lavoratori durante l'assemblea: «Dedizione e professionalità hanno fatto la differenza durante il periodo di emergenza sanitaria. Nelle nostre Cra nessun problema»

Asscor Ravenna: fatturato a 22 milioni e andamento in ripresa dopo il lockdown Asscor Ravenna: fatturato a 22 milioni e andamento in ripresa dopo il lockdown

Cresce il valore della produzione della cooperativa sociale Asscor di Ravenna che, in seguito alla fusione con Corif e grazie al riconoscimento da parte dell'Ausl dell'aumento di costi dovuti al rinnovo del CCNL Cooperative sociali, ha chiuso il 2019 con oltre 22 milioni di euro di fatturato, un utile di oltre 60.000 euro e dopo aver distribuito ai soci lavoratori un significativo ristorno. 

«Abbiamo chiuso l'esercizio in modo positivo anche effettuando gli opportuni accantonamenti per garantire la continuità aziendale - spiega Cristina Frega, direttrice della cooperativa che in provincia di Ravenna gestisce 10 strutture residenziali per persone anziane -. Il 2020, dal punto di vista del fatturato, sarà certamente un anno meno ‘brillante' perché il periodo di lockdown ha imposto la chiusura dei centri diurni e ridotto gli interventi domiciliari. Oggi, finalmente, siamo in ripresa.

Abbiamo riaperto 3 centri diurni su 7 nel rispetto delle direttive per il contenimento del virus e anche il servizio domiciliare e di pedicure ha ripreso la normale attività. In generale la situazione è in miglioramento anche se, a livello organizzativo, sono cambiate tante cose e questo ha generato anche un aumento di costi legati alla messa in sicurezza dei lavoratori e degli utenti, che dovrà essere gestito».

Ad oggi i Nuclei osservazionali della provincia di Ravenna, luoghi che si sono rivelati fondamentali per evitare i contagi all'interno delle Case residenze anziani, sono stati chiusi ma ogni singola struttura è ancora attrezzata per garantire i 14 giorni di isolamento agli ospiti che entrano per la prima volta in struttura o che rientrano dopo un ricovero ospedaliero.

Anche durante il periodo più difficile dell'emergenza nelle Case residenza gestite da Asscor e Solco, grazie a questo sistema virtuoso frutto di una bella collaborazione con l'ente pubblico, non si sono verificati contagi. 

Durante l'assemblea dei soci che si è svolta in modalità videoconferenza, il consiglio di amministrazione della cooperativa, rappresentato dalla vicepresidente Rita Tiziana Melette, ha ringraziato i propri soci e lavoratori con queste parole: «La nostra professionalità e la dedizione al lavoro hanno fatto la differenza, ed anche i nostri interlocutori se ne sono accorti: se in Emilia-Romagna una CRA su tre è stata contagiata dal Covid-19, in nessuna delle 10 strutture che gestiamo abbiamo avuto problemi. E non abbiamo lasciato solo nessuno, arrivando a garantire assistenza domiciliare anche a chi, purtroppo, aveva contratto la malattia. Credeteci, non in tutti i territori è andata in questo modo. Ovviamente non è stato tutto rose e fiori. Anche tra le nostre fila c'è stato chi si è tirato indietro, chi non ce l'ha fatta, chi ha cercato anche di approfittarsene. Ma la stragrande maggioranza ha dato un contributo straordinario per impegno, professionalità e umana solidarietà. Siamo orgogliosi di voi».

Nel corso dell'assemblea è stato votato anche il nuovo consiglio di amministrazione che è oggi così formato: Antonio Buzzi, Costante Emaldi, Marisa Gallegati, Luana Giacomoni, Eris Hoxha, Giuseppina Lardi, Michele Mafrici, Rita Tiziana Melette, Loredana Miceli, Maria Vittoria Pieri, Manuela Vokovic.

 

Asscor rappresenta oggi 561 lavoratori (+17,83%) di cui 458 sono soci. Del totale degli occupati 511 sono donne e 50 uomini mentre sono 145 i lavoratori under 40. Insieme al Consorzio Solco in provincia di Ravenna gestisce servizi residenziali, diurni e domiciliari per anziani e disabili, collabora con numerose strutture sanitarie ed è attiva anche in servizi di assistenza sociale territoriale. Oggi le professionalità di Asscor sono disponibili anche per le famiglie che intendono garantire ai propri cari dei servizi di cura alla persona di grande qualità.


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