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Asscor ha chiuso il 2024 in positivo

Grazie all'adeguamento delle tariffe dei servizi residenziali la cooperativa sociale è riuscita ad accantonare risorse e investire in welfare aziendale

Asscor ha chiuso il 2024 in positivo Asscor ha chiuso il 2024 in positivo

Asscor ha chiuso il 2024 con un bilancio positivo che mostra un incremento di fatturato del 3,38% rispetto all'anno precedente, superando i 25 milioni di euro. I numeri registrati sono stati presentati durante l'assemblea dei soci e delle socie della cooperativa sociale di Ravenna che si è riunita nei giorni scorsi nelle sale dell'Hotel Mattei.

“Abbiamo avuto un'assemblea molto partecipata, con oltre 100 soci presenti, e siamo stati molto orgogliosi di aver presentato un bilancio in positivo che ci ha permesso di accantonare risorse per coprire le perdite dello scorso anno e destinare 80mila euro al welfare per tutti i nostri lavoratori e lavoratrici. È grazie al loro impegno e alla loro dedizione che siamo riusciti a raggiungere questi risultati”, ha commentato la presidente di Asscor, Loredana Miceli.

Asscor conta 604 dipendenti, di cui 381 soci e socie e 544 donne. La cooperativa è specializzata nei servizi dedicati alla popolazione anziana e non autosufficiente e in provincia di Ravenna gestisce case residenza e centri diurni, servizi domiciliari e centri socio riabilitativi. In più offre servizi a mercato con il marchio La Bottega dei Servizi. Nel 2024 le ore di assistenza alla persona realizzate dalla cooperativa sono state in tutto 770.917 suddivise in quattro tipologie di intervento: assistenziale (74%), infermieristico (20%), fisioterapico (3%) e di animazione (3%).

Il buon andamento del 2024 è da ricondurre anche al tanto atteso adeguamento delle tariffe dei servizi residenziali da parte dell'ente pubblico: “Il fatto che l'ente pubblico abbia adeguato almeno in parte le tariffe di questi servizi ci ha permesso di coprire i costi di gestione e di poter chiudere l'anno in positivo, al contrario dello scorso anno, quando questo adeguamento non c'era stato - continua Miceli -. L'obiettivo oggi è di continuare su questa strada e far sì che vengano riconosciuti nelle tariffe dei servizi anche gli aumenti del costo del personale dovuto al rinnovo del contratto nazionale”.

Oltre al giusto riconoscimento del lavoro svolto dagli operatori e dalle operatrici l'altra grande sfida del settore è la mancanza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari: “C'è bisogno di personale per poter continuare a garantire la qualità dei nostri servizi e per permettere a tutti di lavorare in serenità. Negli anni abbiamo portato avanti dei progetti di reclutamento di personale insieme al Consorzio Solco Ravenna e continueremo su questa strada anche per tutto il 2025 - conclude Miceli -, collaborando con agenzie interinali e università infermieristiche, e organizzando corsi di qualifica per 40 nuovi operatori socio sanitari”.


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