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Durante l'emergenza il dormitorio per persone senza fissa dimora diventa attivo h24

Il servizio di accoglienza notturna gestito da Consorzio Solco e Progetto Crescita è diventato permanente per garantire l'isolamento preventivo

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La cooperativa Progetto Crescita e il Consorzio Solco gestiscono da circa 7 anni un servizio di accoglienza notturna a Ravenna, il dormitorio di via Torre per persone senza fissa dimora. Chi frequenta questi spazi, spesso, lo fa in continuità con le attività del vicino centro di aggregazione diurno di via Cavour. “A causa dell'emergenza sanitaria in atto, il Governo ha sancito la chiusura dei centri diurni con il DPCM del 16 marzo - racconta Fausto Maresi, referente della coop per questo servizio -. Al che ci siamo mossi rapidamente e, in accordo con i servizi sociali del Comune, abbiamo ripensato il dormitorio di Via Torre per garantire una permanenza h24 degli ospiti. E così siamo partiti con questo servizio aggiuntivo, dallo scorso 17 marzo, con un operatore sempre presente e dedicato interamente a questa attività. In questo modo, anche le persone senza fissa dimora possono rispettare l'isolamento preventivo per il contenimento del virus”.

Nel convertire il dormitorio in un servizio permanente è stata rispettata ogni norma di tutela sanitaria e di prevenzione: dall'adattamento di locali e arredi, alla riorganizzazione degli spazi e dei turni dei sei operatori incaricati. È attivo anche un servizio di consegna pasti e l'igiene è assicurata da pulizie e disinfezioni giornaliere.

Ospitiamo 18 persone, con 2 posti riservati per eventuali emergenze - precisa Maresi -. Ad oggi non si segnala alcun tipo di problema, a livello di sintomatologia non si sono riscontrati casi sospetti e questo è il primo risultato che volevamo ottenere. Tutti gli ospiti rispettano le regole del distanziamento sociale, indossano i dispositivi di protezione, e non escono se non per le motivazioni regolarmente previste, muniti di autocertificazione. Per alleviare la permanenza - conclude - abbiamo organizzato delle piccole attività ricreative, sempre nel rigoroso rispetto delle restrizioni”.


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